ROMA - Ufficialmente nullatenenti. Nessuna casa o terreno, neanche un'auto di propriet? e, naturalmente, nessuna fonte di reddito dimostrabile. Una condizione che aveva permesso loro di poter usufruire dell'assistenza alloggiativa gratuita nei villaggi attrezzati, prevista dal dipartimento delle politiche sociali di Roma Capitale per questa categoria di soggetti. Ma dietro a quello status di indigenti, (auto)certificato nero su bianco nelle dichiarazioni relative alla situazione patrimoniale e reddituale, si nascondevano anche conti correnti a cinque zeri.
Per questo, Roma Capitale ha deciso di allontanare immediatamente dai villaggi 64 rom, denunciandoli, al tempo stesso, per truffa aggravata e falso in atto pubblico (avendo questi firmato dei moduli in cui dichiaravano di essere nullatenenti). Sui loro conti correnti sono stati trovati, complessivamente, 10 milioni di euro.
Altri rom – in tutto un centinaio, ma non ? escluso che la lista si allunghi ulteriormente – saranno espulsi dalle strutture nelle prossime settimane, nell'ambito di una stretta decisa dal Campidoglio sul fenomeno delle occupazioni indebite delle unit? abitative allestite nei sette villaggi attrezzati presenti nella capitale (alla Barbuta, a Castel Romano, via Salviati, via dei Gordiani, la Barbuta, via Cesare Lombroso, Camping River).
L'operazione della polizia municipale nasce su input del sindaco, Gianni Alemanno, all'inizio dello scorso anno. ?Il nostro obiettivo, quando abbiamo messo a punto il piano nomadi – spiega Alemanno – ? sempre stato quello di chiudere gradualmente i campi cosiddetti tollerati, puntando sui villaggi attrezzati, che hanno delle regole precise. Solo grazie all'identificazione dei rom che ci vivevano, abbiamo potuto accertare gli abusi?. A coordinare i controlli disposti dal sindaco ? Antonio di Maggio, vice comandante della polizia di Roma Capitale, a capo dell'ufficio sicurezza pubblica ed emergenziale. Sotto la sua supervisione, in un anno la municipale ha passato al setaccio 3500 conti correnti: tanti quanti sono i rom ospitati nei villaggi attrezzati.
AUTO E SOLDI
Le sorprese non sono mancate, quando i vigili hanno iniziato a scorrere le liste dei movimenti sui conti, con delle somme la cui provenienza dovr? ora essere accertata dalla Procura. ?La maggior parte dei soggetti esaminati – spiega l'informativa riservata inviata dalla polizia di Roma Capitale al gabinetto del sindaco e alla Procura – risultava apparentemente nullafacente, priva di attivit? lavorativa e di redditi leciti adeguati, ovvero di altre fonti di sostentamento lecite dimostrabili, nonch? coinvolta in attivit? criminose in materia di reati contro il patrimonio?.
A oggi, di quei ?beni patrimoniali di ingente valore economico? i diretti interessati non hanno saputo spiegare ?la legittima provenienza?. H.S., ad esempio, non ha saputo dire come sia riuscito ad intestarsi ben 10 auto (di cui una di lusso), pur vivendo da indigente nel campo nomadi della Barbuta.
Neanche H.A. ed H.E., perquisiti su disposizione della Procura di Velletri, hanno voluto spiegare da dove provenissero i 650mila euro in buoni postali intestati a loro nome, oltre ai 29mila euro in contanti custoditi nella loro abitazione. I.Z., invece, ? stata trovata in possesso di ricevute di versamento sul conto corrente pari a 30mila euro; S.S. aveva 7500 euro in banconote da 500 euro fresche di prelievo. H.S. aveva potuto acquistare alcuni terreni a Ciampino.
Ancor pi? grande ? stata la sorpresa degli agenti quando hanno preso in esame i conti correnti. Una sessantina quelli con pi? di 40 mila euro. Tra questi, due con oltre 650mila euro, altri due superiori ai 300mila euro, e cos? via. Altre decine di rom possono disporre di una somma compresa tra i 20mila e i 40mila euro. Qualcuno non ha reagito bene ai controlli e alle denunce, arrivando persino a tentare di intimidire gli agenti: ?Se volete la guerra, guerra sia. Io sono il capo del villaggio e tutti gli abitanti fanno quello che dico io. Ho amicizie al Senato, faccio due telefonate, vedi che succede?.
?I controlli ci hanno permesso di individuare i primi rom che dovranno essere allontanati dai campi, mentre abbiamo gi? girato alla Procura le informazioni patrimoniali raccolte su di loro – sottolinea il sindaco Alemanno – Vogliamo dare un segnale a tutti i rom che vivono nei villaggi attrezzati. Penso che molti si allontaneranno spontaneamente, liberando posti che potranno essere occupati da chi ne ha realmente bisogno?.
Per questo, Roma Capitale ha deciso di allontanare immediatamente dai villaggi 64 rom, denunciandoli, al tempo stesso, per truffa aggravata e falso in atto pubblico (avendo questi firmato dei moduli in cui dichiaravano di essere nullatenenti). Sui loro conti correnti sono stati trovati, complessivamente, 10 milioni di euro.
Altri rom – in tutto un centinaio, ma non ? escluso che la lista si allunghi ulteriormente – saranno espulsi dalle strutture nelle prossime settimane, nell'ambito di una stretta decisa dal Campidoglio sul fenomeno delle occupazioni indebite delle unit? abitative allestite nei sette villaggi attrezzati presenti nella capitale (alla Barbuta, a Castel Romano, via Salviati, via dei Gordiani, la Barbuta, via Cesare Lombroso, Camping River).
L'operazione della polizia municipale nasce su input del sindaco, Gianni Alemanno, all'inizio dello scorso anno. ?Il nostro obiettivo, quando abbiamo messo a punto il piano nomadi – spiega Alemanno – ? sempre stato quello di chiudere gradualmente i campi cosiddetti tollerati, puntando sui villaggi attrezzati, che hanno delle regole precise. Solo grazie all'identificazione dei rom che ci vivevano, abbiamo potuto accertare gli abusi?. A coordinare i controlli disposti dal sindaco ? Antonio di Maggio, vice comandante della polizia di Roma Capitale, a capo dell'ufficio sicurezza pubblica ed emergenziale. Sotto la sua supervisione, in un anno la municipale ha passato al setaccio 3500 conti correnti: tanti quanti sono i rom ospitati nei villaggi attrezzati.
AUTO E SOLDI
Le sorprese non sono mancate, quando i vigili hanno iniziato a scorrere le liste dei movimenti sui conti, con delle somme la cui provenienza dovr? ora essere accertata dalla Procura. ?La maggior parte dei soggetti esaminati – spiega l'informativa riservata inviata dalla polizia di Roma Capitale al gabinetto del sindaco e alla Procura – risultava apparentemente nullafacente, priva di attivit? lavorativa e di redditi leciti adeguati, ovvero di altre fonti di sostentamento lecite dimostrabili, nonch? coinvolta in attivit? criminose in materia di reati contro il patrimonio?.
A oggi, di quei ?beni patrimoniali di ingente valore economico? i diretti interessati non hanno saputo spiegare ?la legittima provenienza?. H.S., ad esempio, non ha saputo dire come sia riuscito ad intestarsi ben 10 auto (di cui una di lusso), pur vivendo da indigente nel campo nomadi della Barbuta.
Neanche H.A. ed H.E., perquisiti su disposizione della Procura di Velletri, hanno voluto spiegare da dove provenissero i 650mila euro in buoni postali intestati a loro nome, oltre ai 29mila euro in contanti custoditi nella loro abitazione. I.Z., invece, ? stata trovata in possesso di ricevute di versamento sul conto corrente pari a 30mila euro; S.S. aveva 7500 euro in banconote da 500 euro fresche di prelievo. H.S. aveva potuto acquistare alcuni terreni a Ciampino.
Ancor pi? grande ? stata la sorpresa degli agenti quando hanno preso in esame i conti correnti. Una sessantina quelli con pi? di 40 mila euro. Tra questi, due con oltre 650mila euro, altri due superiori ai 300mila euro, e cos? via. Altre decine di rom possono disporre di una somma compresa tra i 20mila e i 40mila euro. Qualcuno non ha reagito bene ai controlli e alle denunce, arrivando persino a tentare di intimidire gli agenti: ?Se volete la guerra, guerra sia. Io sono il capo del villaggio e tutti gli abitanti fanno quello che dico io. Ho amicizie al Senato, faccio due telefonate, vedi che succede?.
?I controlli ci hanno permesso di individuare i primi rom che dovranno essere allontanati dai campi, mentre abbiamo gi? girato alla Procura le informazioni patrimoniali raccolte su di loro – sottolinea il sindaco Alemanno – Vogliamo dare un segnale a tutti i rom che vivono nei villaggi attrezzati. Penso che molti si allontaneranno spontaneamente, liberando posti che potranno essere occupati da chi ne ha realmente bisogno?.
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